Stretto tra le proteste di piazza e le pressioni dei mercati, il governo di Janez Janša supera il tentativo dell'opposizione di sfiduciare il ministro dell'Interno, vara la riforma previdenziale, la legge che istituisce la "Bad bank" e quella sulla creazione di una holding per gestire le aziende statali. Il tutto grazie alla decisione della Corte costituzionale che boccia le iniziative referendarie su queste due leggi. Cala lo spread sloveno, sale il malumore dei manifestanti